I cantori di Natale origine e storia
Chi ricorda queste persone che in molti film e cartoline d’epoca vittoriana allietano con i propri canti le strade ed i cuori delle persone?
In un favoloso viaggio in epoca vittoriana esploreremo la figura affascinante dei cantori di Natale.
A Christmas Carol (Un Canto di Natale) oggi ci fa subito pensare a Charles Dickens alla sua grande opera, nota in italiano come Canto di Natale. A Christmas Carol, fa parte di una serie di racconti natalizi, i Libri di Natale (The Christmas Books), una serie di storie che include anche Le campane (The Chimes, 1845), Il grillo del focolare (The Cricket on the Hearth, 1845), La battaglia della vita (The Battle for Life, 1846) e Il patto col fantasma (The Haunted Man, 1848).
Questo racconto, col suo titolo, ci accompagna nella conoscenza delle tradizioni più importanti del Natale in epoca vittoriana, quella dei canti di Natale, le Christmas Carols.
Come ben sapete i vittoriani usavano il canto come una delle forme d’intrattenimento primaria, specialmente erano le donne a coltivare il canto per le quali era un piacere ritenuto quasi indispensabile.
Forse non tutti voi sapete che molte delle canzoni natalizie note ai giorni nostri sono di epoca vittoriana.
A quei tempi vennero presi in mano molti brani e trasformati con nuove parole in modo da renderli natalizi, l’elenco di canzoni crebbe così rapidamente che nel 1833 venne pubblicata la prima raccolta.
La classe sociale benestante passava le serata in raccoglimento davanti all’albero a cantare, ma non erano solo loro a dare voce alle corde vocali.
Nelle settimane che precedevano il Natale, le strade della Londra dell’800 si riempivano di cantori di Natale che trasformavano le vie in quelle di una città musicale. Di solito si trattava di terzetti: uno cantava, uno suonava il violino e il terzo o vendeva qualcosa relativo alle canzoni che interpretavano o, più comunemente, elemosinava.
Le persone che giravano per gli acquisti di Natale si fermavano a bordo strada ad ascoltare i canti e spesso lasciavano qualche moneta per gli artisti. Deriva da allora l’usanza di bussare alle porte nelle fredde notti d’avvento, ed allietare con i canti le persone che aprivano loro la porta.
Non tutti sanno che i cantori di Natale erano i poveri, di certo i nobili non si sarebbero mai messi a suonare e cantare a bordo strada, si trattava perlopiù di persone che sfruttavano il momento delle festività natalizie per raggranellare qualche spicciolo in più per comprarsi qualcosa da mettere nello stomaco.
I sobborghi di Londra a quei tempi erano quindi letteralmente invasi di questi cori più o meno piccoli che attraverso il canto riuscivano a racimolare qualche soldo, ma che soprattutto donavamo all’avventore che aveva la fortuna di incrociare il loro canto, un dono di immenso ed impagabile spirito natalizio.
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